martedì 13 novembre 2007

“VIETATO VIETARE IL GIOCO!”



CAMPAGNA ARCIRAGAZZI PER LA CITTA’ AMICA DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE

Premessa: giocare è un diritti, spesso negato
L’arciragazzi intende promuovere azioni diffuse in tutta Italia a favore del gioco e della socializzazione dei bambini e delle bambine. Il gioco, nello specifico nella sua dimensione libera e auto-organizzata, è sempre più spesso limitato se non impedito a causa delle condizioni di insicurezza delle città, dei frenetici tempi di vita dei genitori, dei timori degli adulti riguardo la mancata qualità dei contesti urbani e la loro “pericolosità”; tale situazione a sua volta comporta un ulteriore peggioramento delle condizioni urbane, con la crescente disattenzione pubblica che contribuisce a considerare “normale” la diminuzione dell’attività ludica, libera e non agonistica,all’aperto, nelle strade e nelle piazze. La ricerca ISTAT “Eccezionale Quotidiano” del 2005 rileva come oltre il 90% dei bambini fino a 11 anni giochi prevalentemente in casa, in piccoli gruppi –spesso parentali – e con giochi stereotipati e non socializzanti, come i videogiochi. Una rilevazione effettuata da Arciragazzi su un campione significativo di bambini e bambine di 10 città italiane conferma questo dato, con l’aggiunta però dell’interessante dato che i bambini riconoscono il valore del gioco come diritto (come sancito dall’articolo 31 della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia di New York) e che, comunque, non hanno perso “il gusto” del giocare quando rispondono che loro e dei loro amici è la decisione su quali giochi fare e che la città può diventare occasione di divertimento, anche quando non ci sono giardini attrezzati nelle vicinanze.
Scopo della Campagna
Lo scopo della Campagna “vietato vietare il gioco” è quello di promuovere la città come “campo di gioco” dove i bambini e le bambine possano incontrarsi, socializzare, partecipare alla vita dellaComunità, sperimentare occasione di inclusione sociale, crescere insieme. Nel contempo la campagna intende promuovere virtuose iniziative da parte degli Enti Locali al fine di migliorare e massimizzare le occasioni di gioco dei minori sul loro territorio, così da favorire la socializzazione,prevenire il disagio, l’isolamento, l’esclusione, la solitudine di bambini e bambine.
Numeri attesi della Campagna “Vietato Vietare il Gioco”
La Campagna intende coinvolgere:
. oltre 10.000 bambini in (almeno) 10 Regioni italiane e, per ciascuna Regione, almeno un Comune di media grandezza oltre a Comuni piccoli e medio piccoli
. oltre 800 volontari adulti dell’associazione arciragazzi, impegnati con i bambini sui territori
. circa 40 Circoli e strutture di Base dell’Arciragazzi
. i principali media nazionali
. le principali organizzazioni per i diritti dell’Infanzia in Italia
Azioni previste dalla Campagna
La Campagna intende promuovere 10 azioni, da realizzarsi insieme e/o modularmente. Ciascuna azione può infatti essere realizzata a se stante oppure messa in collegamento con le altre. La Campagna intende proporsi come complesso di iniziative comuni per associazioni, cooperative, enti privati e pubblici, fondazioni, scuole, Comuni.
Le azioni previste sono le seguenti:
1) Vietato vietare il gioco : eliminazione dei cartelli del divieto al gioco; promozione del
cambiamento dei regolamenti condominiali, etc.
2) Libera il gioco, libera la piazza, liberi tutti : “liberare”, non solo permanentemente e/o per un solo giorno, una piazza, via, giardino per renderlo più adatto al gioco, libero e gratuito.Questa iniziativa si collega anche alla Campagna “100PiazzePagliarini”, finalizzata a dedicare a Carlo pagliarini, fondatore di Arciragazzi e figura storica dell’associazionismo giovanile e per ragazzi in Italia, 100 Piazze in 100 Città, in cui i bambini possano giocare ed esprimersi liberamente.
3) Cambiare i Regolamenti sul gioco : spesso il gioco limitato dal regolamento di Polizia Municipale; molti Comuni, tra cui quello di Roma, lo hanno già cambiato in ottemperanza alla Convenzione di New York sui diritti dell’Infanzia.
4) Istituire la Giornata Comunale del Diritto al Gioco , in cui tutta la città, dalle scuole alle piazze, “si mette in gioco”, nel mese di maggio, anche per celebrare la Convenzione ONU sui Diritti dei Bambini che è tata ratificata in Italia dal Parlamento il 27 maggio 1991.
5) Istituire nelle scuole, ufficialmente, il 20 novembre: giorno dei diritti dei bambini: a scuola si celebra di tutto, anche ricorrenze solo commerciali. Il 20 novembre di ogni anno è la giornata mondiale dei diritti dei bambini, un’occasione di riflessione e anche didattica!
6) Bambini a piedi: promuovere i percorsi e le strade amiche dei bambini, in modo che essi possano andare a scuola, in biblioteca, ai giardinetti da soli, sin dall’età delle elementari;
7) Più Spazi, più spazio: monitorare e migliorare gli spazi gioco (anche senza giochi costosi,basta tenerli puliti e illuminati!) e il verde pubblico, limitare e/o calmierare il traffico) Più tempo, meno compiti, meno impegni ! i bambini hanno troppi compiti da scuola e troppi impegni “in agenda”. Più tempo libero, meno “organizzazione”, più tempo per loro!
9) Bilancio Comunale per i bambini : ogni anno, il 20 novembre (giornata dei diritti dei bambini) il Sindaco comunica ai bambini e ai ragazzi, anche tramite adeguati strumenti “leggibili” da loro, quanto la città fa per l’Infanzia e l’Adolescenza (fondi, attività, occasioni)
10) Ascoltare i bambini e i ragazzi : in tutte le cose che li riguardano (gioco, scuola, vita nei quartieri, sicurezza, ecc.) chiedere sempre l’opinione dei bambini e dei ragazzi.

Nessun commento: